domenica 31 luglio 2011

Ma queste tagesmutter, che roba sono?

Ogni volta che mia zia – maestra di scuola materna – mi parlava del suo lavoro con gli occhi che brillavano, io mi dicevo che sarebbe stato bellissimo fare il suo lavoro. Ma avevo fatto scelte diverse che mi avevano portato a lavorare dietro una scrivania e ormai era troppo tardi – pensavo - per ricominciare tutto da capo e rimettermi in gioco.

Poi è nata Sveva e io quel lavoro dietro ad una scrivania l'ho lasciato senza il minimo rimpianto, anche se questo ha sicuramente pesato sul bilancio famigliare, sia io che il suo papà siamo stati convintissimi della scelta fatta.

Certo, col tempo sarei tornata a lavorare, mi dicevo, perchè volevo poter contribuire all'economia della mia famiglia: “Quando Sveva andrà alla scuola materna io cercherò un lavoro”. Ma già mentre immaginavo di tornare dietro una scrivania e poi correre per conciliare famiglia e lavoro mi sentivo soffocare. Niente più creatività, pasticci in cucina, coccole, letture, uscite a godersi il sole o la neve o anche la pioggia. Ma lo sapevo già, era troppo tardi per pensare di cambiare completamente e avere gli occhi che brillano come mia zia.

Poi un giorno apro una rivista e leggo una parola strana: TAGESMUTTER.

E capisco che forse è arrivata quell'occasione che mi sembrava di aver perso mezza vita fa e che potrebbe aiutarmi a conciliare la famiglia con il lavoro.

Passa qualche mese durante il quale mi informo su come accedere al corso, disposta anche eventualmente a spostarmi in un'altra città per farlo.

Poi esce un articolo sul giornale della mia provincia e scopro che a breve un corso partirà proprio nella mia città. Aspetto mesi fino a che finalmente vengo avvisata che il corso partirà a febbraio. C'è una piccola selezione perchè siamo in tante ad essere interessate e io la passo, sono al settimo cielo. Così inizia questo percorso, durato cinque mesi e che si è concluso il 13 luglio scorso con l'esame per l'abilitazione alla professione... ora sono una tagesmutter anche io.

Ma che cos'è una tagemutter, esattamente? La tagesmutter è una donna, solitamente una mamma, che ha seguito un corso di formazione specifico per poter accogliere in casa propria – una casa resa sicura e accogliente ma senza perdere la sua identità di casa - fino a 5 bambini di età compersa tra 0 e 3 anni (ma in realtà si possono accogliere anche bambini più grandi, per esempio nel doposcuola o durante le vacanze quando le scuole sono chiuse). Psicologia, pedagogia, alimentazione, sicurezza, primo soccorso e poi la parte più divertente, i laboratori sul colore, la musica, le fiabe, il gioco.... 200 ore di corso più 50 di tirocinio da svolgersi a casa di tagesmutter già operative. Non sono richiesti titoli di studio oltre la licenza media, per poter accedere al corso. C'è un motivo preciso dietro a questa scelta. Intanto si è visto che non si è buoni educatori soltanto perchè si è in possesso di un titolo di studio specifico. Inoltre ci sono moltissime persone fortemente motivate e appassionate che non potendo accedere ad un corso di questo tipo, dovrebbero accontentarsi di fare le baby sitter senza alcun riconoscimento a livello personale né sociale, senza garanzie né contributi. Per questo si parte da un corso iniziale che però non finisce dopo 200 ore, è prevista infatti una formazione continua che prevede diversi momenti di approfondimento durante l'anno oltre che confronti continui con colleghe e coordinatrici.

La tagesmutter infatti non lavora mai sola ma in rete con altre colleghe tages e con l'ente gestore che fornisce supporto dal punto di vista del coordinamento gestionale e pedagogico.

C'è infatti un preciso progetto pedagogico dietro questo lavoro che si basa essenzialmente sulla domesticità, la casa come luogo fortemente educativo in cui i bambini fanno tutte quelle esperienze che li aiuteranno a crescere e a diventare indipendenti secondo i loro tempi e in un ambiente a loro famigliare in cui contestualizzare ogni esperienza.

Lavorando con un piccolo gruppo di bambini, che non possono essere più di cinque, compresi gli eventuali figli presenti durante il servizio, si ha davvero il tempo e il modo di seguire ogni bambino da vicino, dedicandogli attenzioni e tempo esclusivo.

Inoltre il bambino sa di poter contare su una sola persona di riferimento con la quale costruire un rapporto speciale, significativo e prezioso. Il bambino molto piccolo ha bisogno di un'interazione personale continuativa e si sente sicuro quando sa di poter contare su quella persona per lui importante durante tutto il tempo in cui non potrà stare con la sua mamma e il suo papà.

Il servizio è molto flessibile per permettere alle famiglie di passare il maggior tempo possibile con i figli. Si ha quindi la possibilità di portare il bambino soltanto per alcuni giorni a settimana, per mezza giornata a seconda dei turni di lavoro dei genitori, soltanto nei mesi in cui i genitori effettivamente lavorano (per esempio le mamme che hanno lavori stagionali non sono obbligate a iscrivere i bambini per tutto l'anno ma soltanto per i periodi in cui hanno realmente bisogno) in orari che solitamente non sarebbero coperti dagli asili nido “tradizionali”, ci sono tagesmutter che decidono di lavorare anche durante il week end o addirittura durante la notte. C'è inoltre la possibilità di offrire il servizio nei periodi di chiusura di scuole e asili, capiterà quindi che durante le vacanze di Natale un fratellino grande frequenti la casa della tages insieme alla sorellina e i genitori sapranno di poter sempre contare su quella persona che hanno imparato a conoscere e la quale già conosce i loro bambini.

Riassumendo una tagesmutter è un'educatrice adeguatamente formata che lavora a casa propria ma in rete con colleghe e ente gestore, con al massimo 5 bambini e seguendo un preciso progetto basato sulla pedagogia della domesticità .

Che detto così suona fin troppo serioso (anche se non dimentichiamo che serietà e professionalità sono due parole chiave del nostro servizio)

Allora diciamo anche che la tages è quella che accoglie mamme e bambini con un gran sorrisone, che canta la canzone del buongiorno mentre propone di preprare gli gnocchi, che trasforma una banana in un delfino, che legge storie facendo le voci buffe, che si esibisce in sballi sfrenati, che esce con cinque bambini al seguito destando la curiosità dei passanti, che è sempre presente con uno sguardo affettuoso e una carezza e che la sera va a dormire stanca morta ma con gli occhi che brillano.

O almeno, questo è quello che so da indiscrezioni delle colleghe, io lo saprò davvero soltanto da settembre quando inizierò a lavorare anche io.

Se vi piacesse l'idea di lasciare il vostro bimbo o la vostra bimba con me o con una delle mie meravigliose colleghe (o se state pensando che questo potrebbe essere il lavoro giusto per voi), potete rivolgervi alla Cooperativa La casa tagesmutter di Milano al numero 339 14 90 374

Le tagesmutter della cooperativa La Casa sono presenti a Milano, Cernusco sul Naviglio, Lodi e provincia, Crema e provincia, Cremona e provincia e ovviamente a Vigevano dove vivo io :o)


8 commenti:

  1. sole ti ho seguita nel percorso e sono certa che tu sia la tagesmutter ideale per ogni mamma e bimbo: giuro! in bocca al lupo
    ... dio solo sa quanto avrei avuto bisogno io pochi anni fa....
    bacio
    http://donnaconipantaloni.blogspot.com/

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  2. a me sembra una cosa bellissima e se il mio cucciolo non trovera' posto al nido probabilmente lo affidero' ad una tages...ma mi rimane un dubbio: come fa una tagesmutter da sola a badare a cinque bambini! per esempio, se le scappa la pipi' o deve scaldare del latte, come fa a tenere sott'occhio i bimbi?

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  3. Non si diventa educatrici o prefossioniste del settore con 200ore di lezioni e 50di tirocinio. Ci vuole dedizione, studio, esperienza, laurea e formazione continua! È un lavoro serio e delicato. Come fate a riconoscere un eventuale ritardo o problema se non studiate in modo approfondito psicologia dello sviluppo? Io non credo in questo servizio ! Sapete che non è pedagogicamente sano il fatto di essere "educatrici"di vostro figlio? Si creano ansie gelosie frustrazioni in un esserino che non ha le capacità cognitive x contenere questi stati emotivi. Sapete cosa è il progetto pedagogico? Se volete fare questo bellissimo mestiere dovete laurearvi!

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  4. Mi dispiace che tu non ci creda Veronica, nessuno vuole portare via lavoro alle educatrici, è una cosa completamente diversa. I nostri figli non soffrono minimamente nè di ansia, nè di gelosia ma possono stare con la loro mamma che è OVVIAMENTE la loro educatrice e per cui per fortuna ancora non è richiesta una laurea.
    E' chiaro che tu non sei mamma ed è altrettanto chiaro che usi "paroloni" per mettere un po' di timore in chi, credimi, non ne ha nessuno. Perchè pur senza laurea conosco un paio di cosine, faccio formazione continua e soprattutto ho l'esperienza dalla mia, non soltanto la mia ma quella delle centinaia di tagesmutter ma SOPRATTUTTO delle famiglie utenti che sono contente del servizio.

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  5. E poi, se posso aggiungere, una tagesmutter non è sola. Veronica hai ragione, noi non siamo preparate per occuparci di un eventuale ritardo e non è questo che rivendichiamo, a ognuno il suo mestiere. Noi tagesmutter pero', abbiamo il vantaggio di essere in prima linea, a contatto con il bambino e la sua famiglia e appena abbiamo un minimo dubbio sul sviluppo o benessere (e per questo si che siamo formate!!) possiamo rivolgerci a psicologi, medici, educatori e compagnia cantante perché se ne occupino da esperti. Almeno qui in Francia, dove vivo e dove le tagesmutter esistono da tempi non sospetti, funziona cosi'. (eh si, mi dispiace deluderti Veronica, ma il "progetto pedagogico" fa parte del programma della formazione tagesmutter). Un saluto alle colleghe italiane!

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  6. Io sono una Tagesmutter! Lavoro insieme ad un'educatrice professionista, lei si occupa della parte tecnica e io.... di tutto il resto!!
    Gestisco un nido in famiglia, si chiama Scarabocchiando a Casa di Jasmine ed è a Legnano (Mi).
    Per info 0331.1977754 oppure nido.famiglia@yahoo.it
    Ciao!!!

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  7. ma sei poi riuscita a contribuire al bilancio famigliare? l'idea di tornare al lavoro quando andrà all'asilo mi uccide....

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  8. ma sei poi riuscita a contribuire al bilancio famigliare? l'idea di tornare al lavoro quando andrà all'asilo mi uccide....

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