lunedì 31 gennaio 2011

Ci sono, ci sono...

Ho fatto un po' di pausa, in parte di piacere perchè lo scorso week end - quello del 22 e 23 per intenderci - lo abbiamo trascorso tra Pordenone e Udine in compagnia di alcuni meravigliosi amici.

E qui io la menzione speciale la faccio, a Daniele, Agnese e il loro piccolo William (più Jacopo in arrivo) perchè finalmente abbiamo di nuovo una macchina, grazie a loro che ci hanno fatto dono di una deliziosa Fiestina nera. GRAZIE!

Ovviamente niente corsa, anche se sarebbe servita per smaltire un po' di calorie. Confesso che quando al mattino mi sono svegliata nella deliziosa stanza del B&B Girasoli e ho guardato fuori dalla finestra, mi sono pentita di non aver portato le scarpe da corsa con me, ne sarebbe valsa la pena.

Ho ripiegato su una abbondant(issima) colazione per consolarmi dell'occasione mancata :)

Poi c'è stato un po' di maltempo e quindi un altro allenamento mancato.

E poi la pitufina ha deciso che era ora di regalare qualche capello bianco alla sua mamma.

Venerdì mattina mentre svuotavo la lavastoviglie, io che non la lascio mai aperta proprio per evitare che ci vada a rovistare dentro o salga sullo sportello, l'ho lasciata aperta il tempo necessario di prendere due pentoline e appoggiarle sul lavello.

Mi sono girata, non ho avuto il tempo di dire "scendi" e ho visto la lavastoviglie ribaltarsi portandosi dietro il piano di marmo che la copre e tutti gli elettrodomestici che ci stavano sopra.

Ho guardato lì dove un attimo prima c'era lei, non l'ho vista subito, nella mia mente la cercavo SOTTO a tutto, mi si è fermato il cuore finchè non ha pianto e mi sono girata, la lastra di marmo sulle braccia, sangue che usciva dal naso, ho iniziato a urlare aiuto nell'unica mattina in cui nel mio cortile non c'era nessuno.

Ho chiamato subito il 118, la mia bimba non smetteva di piangere ma pareva stare abbastanza bene, se non che ad un'ispezione più accurata mi sono accorta che un braccino (l'avambraccio per la precisione) aveva iniziato a gonfiarsi a dismisura e diventava blu.

Ho creduto fosse non solo rotto, in frantumi.

Long story short.... è solo una contusione. Niente fratture, niente traumi, solo un grande ematoma che si risolverà col tempo.

Io ci ho messo due giorni a riprendermi anche se non mi riprenderò mai del tutto, è stato orribile e non posso pensare a che cosa sarebbe potuto succedere di ben più grave.

La sera sarei voluta uscire per andare a correre ma non riuscivo a muovermi; lo spavento, l'aver sollevato il marmo come fosse una piuma (non ne sarei stata capace in altri momenti, è stata la forza della disperazione davvero), l'aver portato la piccola gigantina in braccio per mezzo ospedale mi hanno distrutta moralmente e fisicamente e ho trascorso il pomeriggio sul divano, sotto shock con lei accoccolata su di me.

Non posso più allontanarmi senza che lei mi chiami, si è spaventata moltissimo.

Solo domenica mattina sono uscita un po' da sola, la corsa è stata faticosa, 9 giorni di pausa sono tanti e la stanchezza e lo stress han fatto il resto.

Ma ho ripreso... e ritornerò a tediarvi più spesso!

1 commento:

  1. Mamma mia Sole che spavento con Sveva.
    Anche io leggo il tuo blog e mi hai fatto venire voglia di correre, solitamente io vado in estate.
    Però voglio organizzarmi e uscire anche se il richiamo del divano soprattutto in inverno è troppo forte, vediamo cosa combino.

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